lunedì 2 aprile 2012

ImparaL'arteEMettilaDaParte

Non posso che continuamente riflettere in questi giorni, addirittura più del solito, se mai sia poi possibile. Un tavolino circolare e di vetro, una tazza di porcellana rigorosamente biancocandida e una candela inverosimilmente moltopiùaccesacheconsumata come per far luce su ogni pensiero. La Pazienza. Se potessi ridiscutere le materie scolastiche obbligatorie, introdurrei la pazienza come una delle discipline caratterizzanti, nella scuola chemisarebbedavveroservita. Vorrei aver guardato mio nonno con un occhio più critico, mentre toglieva punta e coda alle tegoline appena raccolte; quella sarebbe stata scuola. E non si tratta solamente di un breve esempio nostalgico: amo il ricordo, in qualità di essere umano non potrei farene a meno, per di più sono italiana; ma non si tratta solo di questo, appunto. Ora mi concedo questo privilegio; ora che sono sensibile al tempo necessario, adesso che lo sono diventata, seppur lentamente e non ancora del tutto.
 Perchè cos'è la Pazienza se non proprio il Tempo Necessario?
Fino a qui riesco a non incontrare alcun intoppo. Quando però devo immaginare questo TN come il mio obiettivo -o obbiettivo, chedirsivoglia-, la questione si complica un pochino. Per questo rimprovero i miei occhi del passato, inconsapevoli, incapaci di essere critici, che nessuno ha mai pensato di sensibilizzare, se non tramite l'esempio. Qualcuno me lo doveva proprio dire, da adulta è tutto più difficile. Da cittadina del mondo2012 non ne parliamo.
Il mio TN non ha una forma, non lo riesco a toccare, ma soprattutto non ha una data di scadenza, e questa è la fatica maggiore con cui la Pazienza mi mette alla prova.

Il Tempo Necessario per cuocere una torta è 40 minuti.